ALLA SCOPERTA
DELLA NOSTRA STORIA

Un viaggio attraverso i 50 anni di attività
del Gruppo Cidiu.

1972 – 2022

 

In occasione dei 50 anni dalla sua fondazione, il Centro Intercomunale Di Igiene Urbana ripercorre attraverso mezzo secolo di storia, l’evoluzione della raccolta rifiuti, lo sviluppo del territorio servito, la gestione degli impianti di trattamento e smaltimento, gli aspetti lavorativi e l’impegno nell’educazione ambientale.


Qui di seguito trovate un estratto della Mostra.

La raccolta rifiuti

1972

Siamo nati dall’acqua

Nasce il “Consorzio per
la depurazione delle acque” su iniziativa dei comuni di Collegno, Grugliasco e Rivoli.

 

 

 

 

1982

Il consorzio ha un nuovo nome

La denominazione cambia in “Cidiu” (Consorzio Intercomunale Di Igiene Urbana) e le competenze sono estese a raccolta rifiuti e gestione discariche.

 

 

1985

Avviata l’attività di raccolta rifiuti

Cidiu inizia a gestire l’intero ciclo dei rifiuti: dapprima per Collegno e poi per un numero via via crescente di Comuni nella zona a ovest di Torino.

 

 

1989

Prime sperimentazioni di raccolta differenziata

Vengono installati cassonetti stradali per la raccolta del vetro. A inizi anni ‘90 si avviano anche le raccolte di carta, plastica e le prime sperimentazioni per il porta a porta dell’organico. Si iniziano a raccogliere pile e medicinali.

1996

Porta a porta: primi passi

A Collegno, Grugliasco e Rivoli arriva il porta a porta per la carta e cartone. Viene incentivato il compostaggio domestico.

 

 

 

1997

Per la raccolta rifiuti è la svolta

Il Decreto Ronchi stabilisce che lo smaltimento in discarica deve diventare una frazione residuale rispetto alle possibilità di recupero e riciclo e rende sempre più necessari sistemi di raccolta differenziata efficaci e puntuali.

 

1998

Organico porta e porta

In alcuni quartieri di Collegno, Grugliasco e Rivoli parte la raccolta porta a porta dell’organico supportata dalla campagna di comunicazione “A te non serve. All’ambiente sì”.

 

 

2000

Il porta a porta entra a regime

Grazie a finanziamenti pubblici dedicati, Cidiu mette a regime la raccolta porta a porta delle diverse frazioni di rifiuti. Il sistema debutta a maggio del 2003 in Val Sangone e si estende progressivamente ai diversi comuni soci.

2005

Nuovo sistema automatizzato per la raccolta stradale

Un nuovo sistema per lo svuotamento dei contenitori stradali rende più semplici e sicure le operazioni degli addetti alla raccolta.

 

2015

Ingresso in flotta dei primi 6 veicoli elettrici

Il rinnovo del parco mezzi proseguirà negli anni successivi all’insegna di una raccolta rifiuti a basso impatto, pulita ed efficiente, con un numero crescente di veicoli elettrici, ibridi o a metano.

 

Risultati negli anni

Entro il 2030 la percentuale di raccolta differenziata dovrà crescere fino al 75% e la quantità di rifiuti urbani si dovrà ridurre a 400 Kg pro capite annui. Oggi il nostro territorio è piuttosto in linea rispetto agli obiettivi che la Regione ha fissato per il 2020 in termini di riduzione dei rifiuti e aumento della raccolta differenziata, ma bisogna lavorare sin d’ora per arrivare preparati ai prossimi obiettivi.

  • Produzione rifiuti pro capite annua.
  • % raccolta differenziata su totale.

1996

2000

2005

2010

2015

2020

2025

2030

Lo sviluppo sul territorio

1972

Rivoli, Collegno, Grugliasco fondano il Consorzio.


Di fronte al vertiginoso sviluppo demografico, economico ed industriale, i tre maggior comuni della zona Ovest di Torino danno vita al consorzio per la depurazione delle acque. Una scelta del tutto inedita in un contesto in cui l’energia, gli acquedotti e i rifiuti erano gestiti localmente da piccole cooperative, servizi comunali o società appaltatrici.

Sede operativa Sede legale, direzione e amministrazione

Lo sviluppo sul territorio

1999

Rivoli, Collegno, Grugliasco fondano il Consorzio. Di fronte al vertiginoso sviluppo demografico, economico ed industriale, i tre maggior comuni della zona Ovest di Torino danno vita al consorzio per la depurazione delle acque. Una scelta del tutto inedita in un contesto in cui l’energia, gli acquedotti e i rifiuti erano gestiti localmente da piccole cooperative, servizi comunali o società appaltatrici.

Sede operativa Sede operativa

Lo sviluppo sul territorio

2011

Rivoli, Collegno, Grugliasco fondano il Consorzio. Di fronte al vertiginoso sviluppo demografico, economico ed industriale, i tre maggior comuni della zona Ovest di Torino danno vita al consorzio per la depurazione delle acque. Una scelta del tutto inedita in un contesto in cui l’energia, gli acquedotti e i rifiuti erano gestiti localmente da piccole cooperative, servizi comunali o società appaltatrici.

Sede operativa Sede operativa
1972
1999
2011
Anno

1972

Abitanti

120.000

Territorio servito

61 km2

Anno

2022

Abitanti

254.000

Territorio servito

340 km2

Gli impianti

L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE

Cidiu nasce nel 1972 come “Consorzio per la Depurazione delle Acque”. Nel 2002 cede a Smat lo storico impianto, secondo in Piemonte per capacità operativa di trattamento. Per questo motivo Cidiu è oggi il secondo azionista di Smat dopo la Città di Torino.

Dopo aver ceduto lo storico impianto di depurazione delle acque, nel 2002 Cidiu si dedica esclusivamente al ciclo integrato dei rifiuti e nettezza urbana.

LE DISCARICHE

La modifica statutaria del 1982 estende le competenze a raccolta rifiuti e gestione discariche: viene acquisita la discarica di Bruere ad Alpignano.

A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta entrano in funzione le discariche per rifiuti urbani di Cascina Gaj a Collegno e di località Cassagna a Pianezza. Nel 2016 entra in funzione la discarica in località Commenda a Druento destinata a rifiuti speciali non pericolosi.

POST GESTIONE

Cidiu si occupa anche della post gestione delle discariche, la fase successiva alla chiusura, quando proseguono le attività di monitoraggio e tutela dell’ambiente.

Ne è un esempio la discarica esaurita di Cascina Gaj dove Cidiu si sta occupando anche della risagomatura per migliorare il deflusso delle acque meteoriche, con recupero di parte della superficie per adibirla a piazzali utili alla sede operativa.

Recupero di materia e produzione di energia

Tra le iniziative per il recupero di materia da rifiuti si ricorda l’impianto di compostaggio della frazione verde di Cascina Gaj attivo dal 1998 al 2012 e l’impianto autorizzato al trattamento di verde e fanghi da depurazione di Druento in attività dal 2013 dove si produce l’ammendante compostato “Zollamica”.
Sono stati realizzati anche un impianto fotovoltaico e un impianto per il recupero energetico del biogas da discarica.

4.000 tonnellate anno 2021
Ammendante Compostato Zollamica

Lavorare in Cidiu

Dalla prima pianta organica del 1974 con 3 dipendenti e 3 funzionari incaricati dal comune capoconsorzio ai circa 450 lavoratori di oggi.

Da un’unica sede aziendale a quattro: una amministrativa, due operative e una impiantistica.

OGGI

Il Gruppo Cidiu conta 4 sedi aziendali, 450 dipendenti circa e dispone di una moderna flotta di 179 mezzi per la raccolta e la nettezza (quasi la metà elettrici, ibridi o a metano).


Negli anni si è impegnato a migliorare le condizioni del lavoro attraverso il rinnovo degli equipaggiamenti e delle attrezzature, ponendo sempre la massima attenzione per gli aspetti che riguardano la sicurezza.


Gli operatori Cidiu ricevono visite mediche periodiche, corsi di formazione e addestramento specifico per sviluppare consapevolezza sui rischi del proprio mestiere e acquisire gli strumenti utili ad evitarli.


Cidiu incentiva il percorso di crescita dall’interno dei suoi lavoratori: sono molti ad esempio i raccoglitori diventati poi autisti, aiuti caposquadra e in alcuni casi capisquadra.

Il tasso di ricambio del personale è complessivamente basso e tra coloro che hanno prestato e prestano servizio in azienda, molti hanno dedicato fino a 20 o 30 anni della propria vita a questa attività.

4 Sedi
450 Dipendenti
179 Mezzi

Educazione ambientale

Nelle scuole

Cidiu ha da sempre un occhio di riguardo per il mondo della scuola: qui molti ragazzi trovano gli strumenti per diventare adulti migliori e più consapevoli.

Gli alunni spesso si trasformano in piccoli ma determinati alleati, capaci di sensibilizzare con ostinazione intere famiglie su quanto sia importante uno stile di vita sostenibile e civile, anche a partire dai rifiuti. Dalla fine degli anni Novanta i progetti di educazione ambientale si fanno via via più strutturati.

Dalla fine degli anni Novanta i progetti di educazione ambientale si fanno via via più strutturati. Ancora oggi, all’inizio di ogni anno scolastico, Cidiu mette a disposizione delle classi interessate attività formative gratuite pensate per le diverse fasce di età, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza e l’attenzione verso l’ambiente con particolare focus sugli aspetti connessi alla gestione dei rifiuti.

Anche di fronte all’emergenza sanitaria del Covid 19, l’offerta didattica Cidiu non si è fermata, ma è stata ripensata in chiave digitale affinché le migliaia di studenti iscritti potessero continuare ad usufruire di una proposta formativa ideata per la didattica a distanza.

Per i cittadini

La sensibilizzazione della popolazione su tematiche ambientali e corretta gestione dei rifiuti ha visto negli anni il susseguirsi di numerose iniziative e campagne di comunicazione veicolate attraverso diversi canali.

Uno strumento importante resta il lavoro quotidiano del Numero Verde, che ogni anno risponde in media a oltre 40 mila chiamate di cittadini in cerca di servizi, informazioni e chiarimenti.

1995

Il pittore Eugenio Comencini cura la campagna di comunicazione “Città Pulita”, realizzata per far conoscere agli utenti il nuovo servizio di Numero Verde.

1996

Il “Progetto nuovo mondo” invita gli abitanti di Collegno, Grugliasco e Rivoli a collaborare al servizio di raccolta porta a porta di carta e cartone.

2014

La campagna di comunicazione “I riciclabili” spiega come comportarsi di fronte ai rifiuti di ogni giorno per fare bene la raccolta differenziata.