Nasce il “Consorzio per
la depurazione delle acque” su iniziativa dei comuni di Collegno, Grugliasco e Rivoli.
Un viaggio attraverso i 50 anni di attivitàdel Gruppo Cidiu.
In occasione dei 50 anni dalla sua fondazione, il Centro Intercomunale Di Igiene Urbana ripercorre attraverso mezzo secolo di storia, l’evoluzione della raccolta rifiuti, lo sviluppo del territorio servito, la gestione degli impianti di trattamento e smaltimento, gli aspetti lavorativi e l’impegno nell’educazione ambientale.
Qui di seguito trovate un estratto della Mostra.
Nasce il “Consorzio per
la depurazione delle acque” su iniziativa dei comuni di Collegno, Grugliasco e Rivoli.
La denominazione cambia in “Cidiu” (Consorzio Intercomunale Di Igiene Urbana) e le competenze sono estese a raccolta rifiuti e gestione discariche.
Cidiu inizia a gestire l’intero ciclo dei rifiuti: dapprima per Collegno e poi per un numero via via crescente di Comuni nella zona a ovest di Torino.
Vengono installati cassonetti stradali per la raccolta del vetro. A inizi anni ‘90 si avviano anche le raccolte di carta, plastica e le prime sperimentazioni per il porta a porta dell’organico. Si iniziano a raccogliere pile e medicinali.
A Collegno, Grugliasco e Rivoli arriva il porta a porta per la carta e cartone. Viene incentivato il compostaggio domestico.
Il Decreto Ronchi stabilisce che lo smaltimento in discarica deve diventare una frazione residuale rispetto alle possibilità di recupero e riciclo e rende sempre più necessari sistemi di raccolta differenziata efficaci e puntuali.
In alcuni quartieri di Collegno, Grugliasco e Rivoli parte la raccolta porta a porta dell’organico supportata dalla campagna di comunicazione “A te non serve. All’ambiente sì”.
Grazie a finanziamenti pubblici dedicati, Cidiu mette a regime la raccolta porta a porta delle diverse frazioni di rifiuti. Il sistema debutta a maggio del 2003 in Val Sangone e si estende progressivamente ai diversi comuni soci.
Un nuovo sistema per lo svuotamento dei contenitori stradali rende più semplici e sicure le operazioni degli addetti alla raccolta.
Il rinnovo del parco mezzi proseguirà negli anni successivi all’insegna di una raccolta rifiuti a basso impatto, pulita ed efficiente, con un numero crescente di veicoli elettrici, ibridi o a metano.
Entro il 2030 la percentuale di raccolta differenziata dovrà crescere fino al 75% e la quantità di rifiuti urbani si dovrà ridurre a 400 Kg pro capite annui. Oggi il nostro territorio è piuttosto in linea rispetto agli obiettivi che la Regione ha fissato per il 2020 in termini di riduzione dei rifiuti e aumento della raccolta differenziata, ma bisogna lavorare sin d’ora per arrivare preparati ai prossimi obiettivi.
Rivoli, Collegno, Grugliasco fondano il Consorzio.
Di fronte al vertiginoso sviluppo demografico, economico ed industriale, i tre maggior comuni della zona Ovest di Torino danno vita al consorzio per la depurazione delle acque. Una scelta del tutto inedita in un contesto in cui l’energia, gli acquedotti e i rifiuti erano gestiti localmente da piccole cooperative, servizi comunali o società appaltatrici.
Rivoli, Collegno, Grugliasco fondano il Consorzio. Di fronte al vertiginoso sviluppo demografico, economico ed industriale, i tre maggior comuni della zona Ovest di Torino danno vita al consorzio per la depurazione delle acque. Una scelta del tutto inedita in un contesto in cui l’energia, gli acquedotti e i rifiuti erano gestiti localmente da piccole cooperative, servizi comunali o società appaltatrici.
Rivoli, Collegno, Grugliasco fondano il Consorzio. Di fronte al vertiginoso sviluppo demografico, economico ed industriale, i tre maggior comuni della zona Ovest di Torino danno vita al consorzio per la depurazione delle acque. Una scelta del tutto inedita in un contesto in cui l’energia, gli acquedotti e i rifiuti erano gestiti localmente da piccole cooperative, servizi comunali o società appaltatrici.
La modifica statutaria del 1982 estende le competenze a raccolta rifiuti e gestione discariche: viene acquisita la discarica di Bruere ad Alpignano.
A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta entrano in funzione le discariche per rifiuti urbani di Cascina Gaj a Collegno e di località Cassagna a Pianezza. Nel 2016 entra in funzione la discarica in località Commenda a Druento destinata a rifiuti speciali non pericolosi.
Cidiu si occupa anche della post gestione delle discariche, la fase successiva alla chiusura, quando proseguono le attività di monitoraggio e tutela dell’ambiente.
Ne è un esempio la discarica esaurita di Cascina Gaj dove Cidiu si sta occupando anche della risagomatura per migliorare il deflusso delle acque meteoriche, con recupero di parte della superficie per adibirla a piazzali utili alla sede operativa.
Tra le iniziative per il recupero di materia da rifiuti si ricorda l’impianto di compostaggio della frazione verde di Cascina Gaj attivo dal 1998 al 2012 e l’impianto autorizzato al trattamento di verde e fanghi da depurazione di Druento in attività dal 2013 dove si produce l’ammendante compostato “Zollamica”.
Sono stati realizzati anche un impianto fotovoltaico e un impianto per il recupero energetico del biogas da discarica.
Dalla prima pianta organica del 1974 con 3 dipendenti e 3 funzionari incaricati dal comune capoconsorzio ai circa 450 lavoratori di oggi.
Da un’unica sede aziendale a quattro: una amministrativa, due operative e una impiantistica.
Il Gruppo Cidiu conta 4 sedi aziendali, 450 dipendenti circa e dispone di una moderna flotta di 179 mezzi per la raccolta e la nettezza (quasi la metà elettrici, ibridi o a metano).
Negli anni si è impegnato a migliorare le condizioni del lavoro attraverso il rinnovo degli equipaggiamenti e delle attrezzature, ponendo sempre la massima attenzione per gli aspetti che riguardano la sicurezza.
Gli operatori Cidiu ricevono visite mediche periodiche, corsi di formazione e addestramento specifico per sviluppare consapevolezza sui rischi del proprio mestiere e acquisire gli strumenti utili ad evitarli.
Cidiu incentiva il percorso di crescita dall’interno dei suoi lavoratori: sono molti ad esempio i raccoglitori diventati poi autisti, aiuti caposquadra e in alcuni casi capisquadra.
Il tasso di ricambio del personale è complessivamente basso e tra coloro che hanno prestato e prestano servizio in azienda, molti hanno dedicato fino a 20 o 30 anni della propria vita a questa attività.
Cidiu ha da sempre un occhio di riguardo per il mondo della scuola: qui molti ragazzi trovano gli strumenti per diventare adulti migliori e più consapevoli.
Gli alunni spesso si trasformano in piccoli ma determinati alleati, capaci di sensibilizzare con ostinazione intere famiglie su quanto sia importante uno stile di vita sostenibile e civile, anche a partire dai rifiuti. Dalla fine degli anni Novanta i progetti di educazione ambientale si fanno via via più strutturati.
Dalla fine degli anni Novanta i progetti di educazione ambientale si fanno via via più strutturati. Ancora oggi, all’inizio di ogni anno scolastico, Cidiu mette a disposizione delle classi interessate attività formative gratuite pensate per le diverse fasce di età, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza e l’attenzione verso l’ambiente con particolare focus sugli aspetti connessi alla gestione dei rifiuti.
Anche di fronte all’emergenza sanitaria del Covid 19, l’offerta didattica Cidiu non si è fermata, ma è stata ripensata in chiave digitale affinché le migliaia di studenti iscritti potessero continuare ad usufruire di una proposta formativa ideata per la didattica a distanza.
La sensibilizzazione della popolazione su tematiche ambientali e corretta gestione dei rifiuti ha visto negli anni il susseguirsi di numerose iniziative e campagne di comunicazione veicolate attraverso diversi canali.
Uno strumento importante resta il lavoro quotidiano del Numero Verde, che ogni anno risponde in media a oltre 40 mila chiamate di cittadini in cerca di servizi, informazioni e chiarimenti.